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In base a un nuovo report, il cambiamento climatico influisce sulla qualità di vita dei pazienti affetti da patologie respiratorie non solo in termini di salute fisica, ma anche di benessere generale

Data: 07/09/2023
  • Un nuovo sondaggio, parte di un report pubblicato dall’Economist Impact e supportato da Chiesi, tratta l’influenza degli effetti negativi della scarsa qualità dell'aria sulle persone affette da patologie respiratorie.
  • Il report, frutto di una revisione minuziosa della letteratura e di un sondaggio articolato, riconosce che i fattori legati al clima esercitano un impatto significativo sulla salute dei polmoni e richiede soluzioni olistiche di politica sanitaria.
  • I risultati rivelano che la scarsa qualità dell'aria può costituire un ostacolo alle attività che agevolando il benessere dei pazienti: più della metà dei pazienti che vivono in aree con scarsa qualità dell'aria evita attività fisica e interazioni sociali.
  • Le patologie respiratorie, indipendentemente dalle disparità di reddito, sono causa di preoccupazione per la sicurezza del lavoro e dell'occupazione.
  • Chiesi discuterà i risultati del report con un gruppo di esperti in materia di politiche sanitarie e climatiche in occasione di una tavola rotonda a Milano.

 

Milano, 7 settembre 2023 - In occasione della Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu, un nuovo report dell’Economist Impact intitolato “Cleaner air, clearer lungs, better lives: exploring the intersection of air quality, health inequalities and lung health[1]” (Aria più pulita, polmoni più liberi, vite migliori: alla scoperta dell'intersezione tra qualità dell'aria, disuguaglianze sanitarie e salute polmonare) svela nuovi spunti di riflessione sull'interazione tra qualità dell'aria, salute polmonare e disparità socioeconomiche.

 

Il report è supportato da Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca, specializzato in soluzioni per la salute delle vie respiratorie. A Milano Chiesi riunisce oggi un panel di professionisti sanitari, scienziati ambientali e associazioni di pazienti in un evento intitolatoPatient Perspectives on the Impact of Climate Change on Respiratory Wellbeing (Prospettive per i pazienti sull’impatto dei cambiamenti climatici sul benessere respiratorio)” in cui saranno presentati i principali risultati del documento. Puntando i riflettori su coloro che subiscono, sulla propria salute, gli effetti nefasti della crisi climatica, Chiesi intende contribuire a prevenire questa grave minaccia per la salute e promuovere una maggiore comprensione e collaborazione tra esperti di sostenibilità e salute.

 

Il sondaggio dell’Economist Impact e l'analisi della letteratura che l'accompagna, analizzando a fondo le esperienze di persone affette da malattie polmonari in cinque Paesi chiave (Regno Unito, Italia, Spagna, Germania e Francia), suggeriscono che i fattori legati al clima hanno un impatto significativo sulla qualità di vita, non solo in termini di salute fisica, ma anche di benessere complessivo. Il sondaggio esplora, inoltre, il modo in cui questo impatto possa interagire con altri parametri sociali, come l'istruzione, il reddito e lo stato socioeconomico complessivo, richiedendo soluzioni olistiche di politica sanitaria.

 

Sulla base di questi risultati, Chiesi presenta all’evento le seguenti raccomandazioni programmatiche:

  • Riconoscere l'impatto dei fattori legati al clima, come le ondate di calore e l'aumento delle concentrazioni di pollini, sulla qualità di vita complessiva dei pazienti affetti da patologie respiratorie, senza limitarsi alla sola salute polmonare;
  • Prevedere che il cambiamento climatico possa ulteriormente aggravare questi problemi e quindi promuovere politiche sanitarie olistiche legate al clima;
  • Affrontare le esigenze specifiche dei pazienti affetti da malattie respiratorie nell'ambito di strategie più ampie di adattamento al clima e di equità sanitaria, incentrate su: educazione dell’opinione pubblica sull'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute respiratoria, miglioramento dell'equità di accesso all'assistenza sanitaria e fornitura di un supporto personalizzato alle persone affette da malattie respiratorie durante gli eventi meteorologici estremi;
  • Incoraggiare i principali attori della catena del valore dell'assistenza sanitaria ad adottare pratiche sostenibili che riducano l'impatto ambientale e promuovano la salute delle vie respiratorie;
  • Facilitare la collaborazione e promuovere il dialogo tra operatori sanitari, esperti ambientali, rappresentanti del mondo dell’industria e delle comunità e gruppi di difesa dei pazienti. Ciò consentirà di formulare politiche per la salute respiratoria sulla base di prospettive diverse, culturalmente sensibili ed efficaci nel mitigare gli effetti nefasti del cambiamento climatico sulla salute respiratoria;
  • Dare priorità a ricerche che esaminino l'intersezione tra salute respiratoria e cambiamenti climatici, ossia i rischi specifici, le vulnerabilità e le strategie di adattamento per le persone affette da patologie respiratorie. 

 

"Quando si formulano politiche sulla salute respiratoria, troppo spesso si ignora il punto di vista delle persone affette da patologie polmonari. Questo documento mette in luce le questioni della salute polmonare, della qualità dell'aria e delle disuguaglianze sanitarie attraverso gli occhi dei pazienti affetti da patologie polmonari, per contribuire alla definizione di politiche più efficaci in materia di salute polmonare", ha commentato Gerard Dunleavy, Senior Consultant dell’Economist Impact.

 

Nonostante i miglioramenti complessivi della qualità dell'aria registrati nei cinque Paesi[2], l'inquinamento atmosferico rimane una delle principali preoccupazioni per la salute degli europei[3]. Ciò è stato confermato dalla percezione degli intervistati, il 69% dei quali ha dichiarato di ritenere che la situazione sia peggiorata negli ultimi cinque anni. Quando è stato chiesto di indicare le principali cause dell'inquinamento atmosferico, oltre il 40% ha sottolineato i fattori legati al cambiamento climatico, in particolare gli eventi meteorologici estremi, come le ondate di calore e l'aumento delle concentrazioni di pollini.

 

"La crisi climatica è anche una crisi sanitaria. Il report sottolinea la necessità di inglobare il punto di vista dei pazienti e le loro esperienze reali nella valutazione degli elementi che, insieme, contribuiscono al benessere dei pazienti, e di tenerne conto nello sviluppo di soluzioni", ha dichiarato Carmen Dell’Anna, Head of Global Medical Affairs del Gruppo Chiesi. "I responsabili politici devono considerare che i fattori climatici e quelli socio-economici interagiscono e possono esercitare un impatto sulla salute e sul benessere dei pazienti. Noi di Chiesi ci impegniamo a promuovere una maggiore comprensione dei determinanti ambientali delle malattie respiratorie e a intraprendere azioni chiare in tal senso, che non si limitino al solo trattamento dei sintomi."

 

La percezione dell’impatto della cattiva qualità dell'aria è sensibilmente più alta nelle città che nelle campagne. Il 35% degli intervistati nei centri urbani afferma che la cattiva qualità dell'aria ha influito molto sui sintomi e solo il 5% ha affermato che non ha influito per nulla. Ci sono, inoltre, maggiori probabilità che gli intervistati residenti nelle aree urbane ritengano che gli spostamenti per andare al lavoro, l'attività fisica all'aperto e al chiuso e la semplice permanenza in casa peggiorino la loro condizione polmonare.

 

"La Ella Roberta Foundation crede in un mondo in cui tutti possano respirare aria priva di inquinamento nocivo, indipendentemente dal luogo in cui vivono, dalla loro condizione economica o dalla loro origine etnica. In Europa stiamo registrando livelli di inquinamento atmosferico fuori dalle norme e il report ribadisce ancora una volta perché dobbiamo fare pressioni affinché questo aspetto rientri nell'agenda politica. L'inquinamento atmosferico uccide, ma non è inevitabile che sia così. Nel caso di Ella, il medico legale è stato chiaro: se il governo non ripulisce l'aria, i bambini come Ella continueranno a morire", ha aggiunto Rosamund Adoo-Kissi-Debrah, Presidente della Ella Roberta Foundation, uno dei relatori dell'evento di oggi.

 

Oltre alla salute fisica, la qualità dell'aria mette a dura prova anche il benessere complessivo dei pazienti. I pazienti che vivono in aree con scarsa qualità dell'aria hanno maggiori probabilità di temere un peggioramento della propria salute rispetto a quelli che vivono in aree con buona qualità dell'aria (rispettivamente il 44% vs il 28%). La scarsa qualità dell'aria può costituire un ulteriore ostacolo al miglioramento della salute dei pazienti: oltre la metà degli intervistati in contesti con bassa qualità dell'aria riferisce di aver evitato attività all'aperto, sia di tipo fisico che sociale, che avrebbero potuto avere un impatto positivo sul loro benessere.

 

"È sorprendente come in questo secolo le cause di morte evitabili continuino a mietere vittime. Il peso delle malattie polmonari e respiratorie croniche (CRD) è in aumento a causa del peggioramento della qualità dell'aria provocato dall'inquinamento atmosferico, a sua volta aggravato dai cambiamenti climatici. È fondamentale affrontare le implicazioni più vaste della crisi climatica sulla qualità dell'aria. Il dialogo sarà fondamentale per diagnosticare, trattare e prevenire le malattie respiratorie. Prevenire queste malattie è più importante che curarle", ha concluso Arzu Yorgancıoğlu, Presidente della Global Initiative for Asthma (GINA).

 

 

 

Contatti per i media:

Alessio Pappagallo
Press Office Manager

Tel: +39 339 5897483
Email a.pappagallo@chiesi.com

 

 

Informazioni sul Gruppo Chiesi

Chiesi è un gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca che sviluppa e commercializza soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche. Per realizzare la propria missione di migliorare la qualità di vita delle persone, il Gruppo agisce in maniera responsabile non solo verso i pazienti, ma anche per le comunità in cui opera e per l’ambiente.

Avendo adottato lo status giuridico di Società Benefit in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, l’impegno di Chiesi a creare valore condiviso per la società nel suo complesso è legalmente vincolante, e al centro di ogni decisione aziendale. Come B Corp certificata dal 2019, siamo parte di un movimento globale di aziende che rispettano alti standard di impatto sociale e ambientale. L’azienda ha l’obiettivo di raggiungere Zero Emissioni Nette di gas a effetto serra (GHG) entro il 2035.

Chiesi, che vanta oltre 85 anni di esperienza, ha sede a Parma, opera in 31 Paesi, e conta oltre 6.500 collaboratori. Il Centro Ricerche di Parma collabora con altri sei importanti poli di R&S in Francia, Stati Uniti, Canada, Cina, Regno Unito, e Svezia.

  

Informazioni sul report:

Economist Impact, con il supporto del Gruppo Chiesi, ha cercato di comprendere meglio le realtà e le preoccupazioni di coloro che convivono con le patologie polmonari, raccogliendo le loro esperienze attraverso un sondaggio condotto su 500 persone in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. L'obiettivo del sondaggio e della revisione della letteratura che l'accompagna era quello di esplorare l’ipotesi di relazione tra salute polmonare, qualità dell'aria e disuguaglianze in ambito sanitario, concentrandosi sui punti di vista delle persone affette da patologie polmonari.

  

Informazioni sul sondaggio:

Il sondaggio, condotto a giugno 2023, ha coinvolto 500 intervistati, distribuiti equamente tra Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. L'86% degli intervistati ha dichiarato di soffrire di asma, il 20% di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e il 4% di polmonite cronica, con numerosi soggetti affetti da più di una patologia. Gli intervistati erano rappresentativi delle diverse categorie reddituali, con il 35% che rientrava nella categoria reddito basso (reddito annuo inferiore a 38.000 euro), il 34% in quella reddito medio (reddito annuo superiore a 38.000 euro e inferiore a 103.000 euro) e il 31% in quella reddito alto (reddito annuo superiore a 103.000 euro). Il 47% degli intervistati viveva in città, il 33% in paesi o in aree meno densamente popolate e il 20% in aree rurali. Infine, gli intervistati avevano livelli di istruzione diversi, con il 29% che possedeva al massimo un diploma di scuola superiore, il 45% una laurea e il 19% una qualifica post-laurea.

  

Informazioni sull'evento:

La tavola rotonda "Patient Perspectives on the Impact of Climate Change on Respiratory Wellbeing" riunisce oggi diversi esperti di alto livello in materia di salute e clima per discutere i risultati del report dell'Economist Impact. A pochi giorni dal congresso internazionale della European Respiratory Society, l'evento si concentra su raccomandazioni concrete per politiche sanitarie efficaci e olistiche, che tengano conto delle esperienze di vita vissuta dei pazienti con malattie polmonari.

Tra i relatori figurano: Gerard Dunleavy, Senior Consultant presso Economist Impact; Anna Pirani, Senior Research Associate, Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC); Arzu Yorgancıoğlu, presidente Global Initiative for Asthma (GINA); Rosamund Adoo-Kissi-Debrah, presidente Ella Roberta Foundation; Armando Ruiz, vice presidente European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients' Association (EFA); Alessandro Chiesi, Presidente del Gruppo Chiesi; e Carmen dell’Anna, Head of Global Medical Affairs del Gruppo Chiesi.

 

[1] Economist Impact. Cleaner air, clearer lungs, better lives: exploring the intersection of air quality, health inequalities and lung health. Londra: Economist Impact, 2023. Disponibile presso: https://impact.economist.com/perspectives/health/cleaner-air-clearer-lungs-better-lives

[2] Economist Impact. Cleaner air, clearer lungs, better lives: exploring the intersection of air quality, health inequalities and lung health. Londra: Economist Impact, 2023. Disponibile presso: https://impact.economist.com/perspectives/health/cleaner-air-clearer-lungs-better-lives

[3] European Environment Agency. Europe’s air quality status 2022. Copenaghen: European Environment Agency, 2022. Disponibile presso: https://www.eea.europa.eu/publications/status-of-air-quality-in-Europe-2022