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In Africa subsahariana il NEST Partners Meeting di Chiesi Foundation

Data: 27/10/2023
  • Per la prima volta nella storia della Fondazione, una settimana di lavori e incontri con autorità locali, direttori di ospedale, medici e infermieri di Burundi, Burkina Faso, Togo, e Benin.
  • La Fondazione è attiva nel settore della cooperazione internazionale sanitaria, attraverso il trasferimento di mezzi e conoscenze scientifiche, e il sostegno a progetti che favoriscano il diritto alla salute, con particolare attenzione al miglioramento della salute neonatale e respiratoria.

 

Parma, 27 ottobre 2023 – Si è tenuto dal 16 al 21 ottobre a Ngozi in Burundi il primo NEST Partners Meeting di Chiesi Foundation, organizzazione non profit nata nel 2005 come fondazione di impresa del Gruppo Chiesi, dedicata alla ricerca scientifica e alla cooperazione internazionale nel campo della salute globale.

 

Il NEST Partners Meeting è stato momento di lavoro e incontro tra la Fondazione e i suoi partner in ambito neonatale al fine di discutere progressi e piani futuri del modello NEST (Neonatal Essential Survival Technology). Il NEST è un modello replicabile che mira a ridurre i tassi di mortalità neonatale migliorando la qualità dell’assistenza in paesi in cui l’accesso a cure di qualità non è ancora garantito. Presenti durante la settimana, direttori di ospedali, medici e infermieri provenienti delle rispettive neonatologie in Burkina Faso, Togo, Benin e Burundi. Il NEST Partners Meeting ha visto, inoltre, la partecipazione di Ousmane Ndiaye, neonatologo, professore di pediatria all’Università di Dakar e Vicepresidente dell’African Neonatal Association (ANA), partner della Fondazione dal 2022.

 

Due le principali sessioni, presiedute da Maria Paola Chiesi e Massimo Salvadori, rispettivamente Presidente e Coordinatore di Chiesi Foundation.

 

Il NEST Partners Meeting della Fondazione, che mi ha visto per la mia prima volta in Burundi, è stato un momento fondamentale per sottolineare, ancora una volta, l’importanza delle partnership e la necessità di operare attraverso azioni congiunte verso obiettivi comuni. Nel nostro caso, ridurre il tasso di mortalità e garantire cure neonatali di qualità nei paesi dell’Africa Subsahariana francofona. Ho avuto il piacere di visitare il reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Ngozi, dove la Fondazione opera da dieci anni con attività di ampliamento degli spazi, e corsi di formazione per il personale sanitario – e di essere accolta con una tipica canzone di benvenuto in Kirundi dalle mamme del reparto Kangaroo Mother Care (KMC), pensato per neonati prematuri, malati o di basso peso alla nascita. Un’esperienza incredibile che mi ha permesso di toccare con mano il valore quotidiano del nostro operato” ha commentato Maria Paola Chiesi.

 

All’interno della settimana del NEST Partners Meeting, si è collocata anche una giornata aperta alle istituzioni (18 ottobre 2023), dedicata al lancio del progetto KMC (Kangaroo Mother Care) sul territorio della provincia di Ngozi. Dopo una visita presso l’unità di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale di Ngozi, finanziata dalla Fondazione, il Governatore della Regione di Ngozi, Minani Desire, e il Segretario permanente del Ministero della Salute, Isidore Ntiharirizwa, hanno aperto ufficialmente l’evento. Presenti anche il Medico Provinciale della Provincia di Ngozi, Niyonzima Jean Bosco, la dottoressa Akindavyi Cléophile, Direttrice Generale del Ministero della Salute e della lotta contro l’Aids, i Direttori degli ospedali regionali del Burundi, e altri stakeholders nazionali ed internazionali.

 

Durante la giornata, il Professor Ousmane Ndiaye ha tenuto uno speech in cui ha sottolineato l’importanza della KMC come metodo salvavita a basso costo, soprattutto in contesti a basse e medie risorse, dove gli investimenti in ambito materno-neonatale sono ancora troppo limitati.

 

Infine, Olivier Gahungere, rappresentante del Ministero della Salute, ha presentato il piano di accelerazione ENAP – Every Newborn Action Plan, una roadmap che definisce obiettivi ed azioni concrete per ridurre la mortalità materna e neonatale al fine di raggiungere il target 3.2 dell’agenda di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: entro il 2030, mettere fine alle morti evitabili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età, con l’obiettivo per tutti i paesi di ridurre la mortalità neonatale a non più di 12 su 1.000 nati vivi.

 

Kangaroo Mother Care (KMC)

La Kangaroo Mother Care è una metodologia di cura per i neonati pretermine, basata sul contatto prolungato skin-to-skin, sull’allattamento al seno esclusivo e su attività di follow-up. La KMC è fortemente raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ed è particolarmente efficace nei Paesi a basso reddito, grazie ai suoi benefici in termini di rapporto costo-efficacia, tra cui la riduzione del rischio di infezione, la stabilità metabolica, il miglioramento dell'allattamento al seno e il rafforzamento del legame madre-neonato, con conseguente riduzione della morbilità e della mortalità neonatale.

 

Il Modello NEST

Il modello NEST si pone come obiettivo quello di tradurre in azioni pratiche e concrete le raccomandazioni e gli standard nazionali ed internazionali dell’OMS volti a ridurre la mortalità neonatale e materna. Il rafforzamento delle capacità dello staff sanitario, la riorganizzazione degli spazi all’interno degli ospedali, per favorire l’accesso delle madri e delle famiglie considerati attori attivi e centrali nelle cure dei neonati prematuri, il coinvolgimento delle istituzioni locali affinché garantiscano continuità e qualità agli interventi supportati dalla Fondazione, sono solo alcune delle azioni che fanno parte del modello.

 

 

 

Chiesi Foundation

Chiesi Foundation è un’organizzazione non profit fondata nel 2005 come fondazione d’impresa di Chiesi Farmaceutici. Nella Fondazione, Etica e Conoscenza si intrecciano. La missione di Chiesi Foundation è quella di valorizzare il patrimonio di conoscenze ereditate dall’azienda fondatrice, al fine di migliorare la salute ed alleviare la sofferenza dei pazienti affetti da patologie respiratorie e neonatali. I principali strumenti attraverso cui la Fondazione ambisce a realizzare la propria missione sono la scienza e la solidarietà. Per questo, Chiesi Foundation ha attivato due specifici programmi: ricerca scientifica e cooperazione internazionale.

Cooperazione internazionale, al fine di contribuire a ridurre le disuguaglianze nel mondo e promuovere la piena realizzazione del diritto alla salute per le popolazioni in Paesi a basso e medio reddito, attraverso la formazione ed il trasferimento di conoscenze medico-scientifiche e progetti orientati allo sviluppo sostenibile e alla progressiva autonomia. In entrambe le aree, Chiesi Foundation focalizza le proprie attività nel campo della Neonatologia e della Pneumologia.

Dal 2005 la Fondazione è iscritta nel Registro delle persone giuridiche private presso la Prefettura di Parma e dal 2013 all’Anagrafe Unica delle ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna.

Per ulteriori informazioni: www.chiesifoundation.org