Una partita di scacchi in cui i protagonisti sono le istituzioni, i governi, le aziende e i pedoni siamo noi, i singoli individui. Una partita globale di cui la scacchiera è l’intero pianeta.
È con questa metafora che Francesco Morace definisce la sostenibilità e apre il suo libro “L’Alfabeto della Sostenibilità”, la cui prima parte testimonia i vantaggi che la scelta di essere sostenibili, inizialmente costosa, sa procurare.
Il libro racconta le storie dei protagonisti di questa partita: aziende appartenenti a diversi settori, di diverse dimensioni, dalle più piccole aziende familiari alle grandi multinazionali. Molte di queste ultime diventate i cosiddetti Cavalli della sostenibilità, aziende nate in altri tempi che hanno compiuto il grande salto dell’innovazione sostenibile divenendo artefici del bene comune, da non confondere con gli Alfieri, imprese nate già con questo intento e obiettivo.
Impossibile, per l’autore, trascurare il ruolo dei singoli individui, non solo imprenditori ma consumatori, elettori, cittadini, recipienti del cambiamento valoriale in corso: un nuovo immaginario orientato sempre più alla qualità della vita che le imprese, a loro volta, devono intercettare facendo incontrare la cultura del profitto con il capitale sociale.
Sono 26, come le lettere dell’alfabeto, le aziende che gli autori del libro hanno ritenuto esemplari nel propiziare il paradigma Smart & Sustainable che vede l’inclusione, la sostenibilità e la cooperazione al centro del nostro vivere quotidiano, e nell’attuare la doppia transizione ecologica e digitale che il paradigma persegue.
Chiesi rientra a pieno titolo in questo elenco alfabetico. Definita come “Cavallo che combatte per la cura attiva e sostenibile”, la sua storia viene nel libro ripercorsa tappa dopo tappa: dalla nascita nel 1935, anno in cui Giacomo Chiesi, tra un ufficio e un alambicco inizia le prime sperimentazioni, alla fondazione della prima fabbrica nel ’55 in seguito all’interruzione causata dalla guerra; dai figli Alberto e Paolo, che iniziano il percorso di internazionalizzazione, ai quattro nipoti, eredi di quella che si può ormai definire la leader globale per la cura del sistema respiratorio; dall’affermazione dell’azienda nei 30 paesi ai quali apporta i suoi prodotti storici nelle aree respiratorie e cardiovascolari, alla recente decisione di approdare nel mondo delle malattie rare, supportando i pazienti e le loro famiglie.
Chiesi è descritta come un’azienda che mette al centro il benessere delle persone, non solo dei suoi clienti-pazienti ma anche dei suoi dipendenti.
In qualità di B Corp, si impegna nelle questioni ESG e porta avanti il concetto di Shared Value: la creazione di valore condiviso per il business e allo stesso tempo progresso della società.
Chiesi è anche una Società Benefit in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, ha quindi integrato nel proprio statuto finalità di beneficio comune e 4 finalità specifiche dedicate ai propri pazienti, alla comunità, ai dipendenti, ai fornitori e all’ambiente in cui opera.
L’impegno di Chiesi come società B Corp è dimostrato anche nel rapporto con i fornitori, con i quali l’azienda stipula un Codice di Interdipendenza condividendo con loro un approccio virtuoso nel rispetto delle persone, delle comunità e dell’ambiente.
La campagna di sensibilizzazione e di comunicazione lanciata dal Gruppo nel 2021, #ActionOverWords, ha meritato gli elogi degli autori. Essi rimarcano ancora la capacità di agire dell’organizzazione facendo cenno alla promessa che la società fa a tutti i suoi stakeholders di prendersi cura del pianeta e di tutte le persone che lo abitano: WE ACT è il nome del programma di ingaggio e mobilitazione sui temi della sostenibilità che coinvolge le oltre 6.000 persone parte del Gruppo Chiesi.
Impegnata a creare un impatto positivo su società e ambiente anche grazie a Chiesi Foundation, è chiaro il motivo per cui Francesco Morace ha inserito l’azienda biofarmaceutica tra la lista dei 26 modi per essere sostenibili.
Il libro volge ad una conclusione che Chiesi non può che condividere: Marzia Tomasin sottolinea il potere delle parole, che ci permettono di cambiare il mondo, motivandoci, spingendoci all’azione, e che sono portatrici di quello slancio vitale che è espressione di verità. Una di queste parole, forse la più importante, è sostenibilità.
“Ci assicuriamo di lavorare sempre in modo responsabile, sostenibile e trasparente sia nei confronti dei pazienti, che sono il cuore della nostra attività, che dei loro caregiver, dei nostri collaboratori, del pianeta che occupiamo e delle comunità in cui lavoriamo”, così definisce la nostra governance Giovanna Usvardi, Head of Global Communication & External Relations del Gruppo Chiesi nel podcast dedicato, disponibile sia per l’ascolto che per il download.