The Lancet pubblica i risultati dello studio TRILOGY di Chiesi Farmaceutici: dimostrata la superiore efficacia nel trattamento della BPCO della prima associazione tripla fissa extrafine ICS/LABA/LAMA rispetto alla terapia standard.
Londra, 2 settembre 2016 – Lo studio (TRILOGY1) pubblicato su The Lancet, che sarà presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS), ha dimostrato per la prima volta che l’associazione tripla fissa extrafine ICS/LABA/LAMA, sviluppata da Chiesi, è superiore alla terapia combinata a dose fissa ICS/LABA, uno dei trattamenti standard in questa patologia.
La terapia sviluppata da Chiesi nel suo Centro di Ricerca italiano conferma quindi la sua superiorità su un ampio numero di parametri clinici e mantiene al contempo un alto profilo di sicurezza.
Significativi i benefici attesi per i pazienti, in particolare:
Inoltre Il 5 settembre, nel corso del congresso, saranno presentati anche i risultati di un secondo studio clinico (TRINITY2) che ha dimostrato la superiorità dell'associazione fissa extrafine ICS/LABA/LAMA anche nei confronti del LAMA tiotropio, un’altra delle terapie standard per la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva).
Un nuovo “gold standard” di cura
La BPCO colpisce l'apparato respiratorio e in particolare le piccole vie respiratorie (i bronchioli3), aree normalmente difficili da raggiungere con i farmaci. La malattia, inoltre, presenta due caratteristiche diverse: una componente ostruttiva, con limitazione al flusso aereo soprattutto in espirazione, e una componente infiammatoria, sia nelle vie aeree prossimali che nel polmone profondo3. La tripla associazione fissa testata negli studi TRILOGY e TRINITY è la prima a contenere tre diversi principi attivi che agiscono sia per migliorare il flusso aereo sia per combattere l’infiammazione:
L’associazione tripla, quindi, esplica il suo effetto benefico (es. riduzione del rischio di riacutizzazione) perché in grado di agire contemporaneamente sui vari meccanismi alla base della malattia. Allo stesso tempo, grazie alla formulazione in particelle extrafini (tecnologia Modulite® sviluppata da Chiesi nel proprio Centro di Ricerca), il farmaco raggiunge efficacemente anche le piccole vie respiratorie, riuscendo così ad agire fino alle aree più profonde del polmone.4,5
I bisogni terapeutici non soddisfatti e l'impegno di Chiesi
I pazienti con BPCO hanno bisogni terapeutici non ancora soddisfatti, primo tra tutti quello di ridurre il rischio di riacutizzazioni, eventi che ne riducono la qualità di vita e li pongono a rischio di ospedalizzazione e perfino della vita6,7,8,9. Quando i sintomi come la dispnea e la tosse non sono più sotto controllo, infatti, peggiora la qualità di vita ed il paziente può aver bisogno di essere ospedalizzato. La BPCO, inoltre, è una malattia progressivamente ingravescente3 e la terapia può richiedere continue intensificazioni. Questo porta a trattare i pazienti con numerosi farmaci, assunti fino ad oggi attraverso diversi dispositivi inalatori. Quindi la possibilità di poter assumere una sola terapia in grado di raggiungere non solo le vie aeree centrali ma anche le vie aeree periferiche attraverso un solo inalatore rappresenta una sostanziale semplificazione nel trattamento dei pazienti con BPCO.
Stefano Petruzzelli, Chief Medical Officer e Head of Global Clinical Development, Chiesi Farmaceutici commenta: “È a partire da questi bisogni insoddisfatti che Chiesi ha sviluppato un esteso programma di ricerca sulla prima associazione tripla extrafine di ICS, LABA e LAMA, e per la prima volta i dati dimostrano chiaramente la sua superiorità nei confronti delle due terapie ICS/LABA e il LAMA tiotropio, finora raccomandate come prima scelta nel caso di rischio di riacutizzazione in pazienti sintomatici”.
Lo studio TRILOGY1
Lo studio TRILOGY, pubblicato su The Lancet e presentato al congresso 'ERS, è uno studio clinico di fase III multicentrico, controllato, randomizzato, in doppio cieco (rapporto 1:1 tra i due bracci di trattamento) e in cui la terapia è stata somministrata per 52 settimane. Lo studio, precedentemente concordato con l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), ha coinvolto 1368 pazienti di 159 centri in 14 Paesi in Europa e Sud America; in Italia hanno partecipato otto centri.
I pazienti – di età superiore ai 40 anni, con una diagnosi di BPCO severa o molto severa e una storia recente di almeno un episodio di riacutizzazione, sono stati dapprima trattati tutti con l'associazione doppia fissa ICS/LABA per 2 settimane e poi sono stati randomizzati in due gruppi: metà ha continuato la terapia ICS/LABA (BDP/FF 100/6µg, due volte al giorno), l'altra metà è stata invece trattata con l'associazione tripla fissa ICS/LABA/LAMA (100/6/12·5µg, due volte al giorno). I pazienti sono stati valutati dopo 4, 12, 26, 40 e 52 settimane.
Già dopo la 26esima settimana, la nuova terapia tripla a dose fissa di Chiesi ha:
Questi risultati sono stati confermati alla 52esima settimana. In questo arco di tempo è stata riscontrata una riduzione del 23% delle riacutizzazioni, che più di ogni altra cosa peggiorano la qualità di vita del paziente BPCO, che spesso causano il ricovero ospedaliero e che sono la principale causa di decesso.
“Lo studio ha quindi dimostrato l'importanza di trattare la BPCO severa con tutti e tre i principi attivi – ICS, LABA e LAMA – e che è possibile erogarli contemporaneamente, utilizzando un solo inalatore: un fattore importante che migliora sia l'efficacia della terapia, grazie alla co-deposizione dei tre principi attivi nelle vie aeree centrali e in quelle periferiche, sia l'aderenza alla terapia, soprattutto nei pazienti anziani che hanno maggiore difficoltà a gestire più dispositivi.”, ha commentato Alberto Papi, Professore e Chair di Medicina Respiratoria e Vice Presidente della Scuola di Medicina, Università di Ferrara.
Lo studio TRINITY 2
Lo studio TRINITY, presentato il 5 settembre al congresso ERS, è uno studio controllato, randomizzato, in doppio cieco (rapporto 1:1 tra i due bracci di trattamento) e multicentrico, in cui la terapia è stata somministrata complessivamente per 52 settimane. Ha coinvolto 2580 pazienti con età superiore ai 40 anni e con un quadro di BPCO severa o molto severa, che sono stati divisi in tre bracci. Un gruppo è stato trattato con il tiotropio (LAMA), un altro gruppo con la terapia tripla estemporanea (ICS/LABA più LAMA, assunti separatamente), e un terzo gruppo con l'associazione tripla fissa (ICS/LABA/LAMA). I risultati dimostrano che l'associazione fissa tripla di Chiesi:
L'efficacia e la sicurezza dell'associazione fissa tripla di Chiesi, inoltre, sono equivalenti a quelle della terapia tripla estemporanea, aggiungendo il vantaggio, per i pazienti, di utilizzare un solo dispositivo in grado di erogare tre principi attivi non solo nelle vie aeree centrali ma anche in quelle periferiche.
“Siamo orgogliosi dei risultati del nostro programma di Ricerca, e contiamo nel corso del prossimo anno di fornire ulteriori dati a conferma della validità e superiorità dell’associazione terapeutica ICS/LABA/LAMA a dose fissa, che riteniamo l’opzione appropriata per il trattamento di una malattia come la BPCO. Questa opzione, a cui Chiesi sta lavorando da lungo tempo all’interno del suo Centro di Ricerca, ha un duplice beneficio. Da un lato, infatti, rappresenta un vero passo avanti nella gestione dei pazienti per ridurre l’impatto della condizione patologica sullo stato di salute e sulla qualità di vita. Dall’altro sarà una risorsa per la sostenibilità dell’offerta sanitaria, perché potrà evitare i costi diretti e indiretti legati alle ospedalizzazioni per BPCO” conclude Paolo Chiesi, Vice Presidente e Direttore di Ricerca e Sviluppo di Chiesi Farmaceutici.
Chiesi Farmaceutici
Chiesi Farmaceutici è un gruppo internazionale orientato alla ricerca, con oltre 80 anni di esperienza e con sede a Parma. Chiesi ricerca, sviluppa e commercializza farmaci innovativi nelle aree terapeutiche respiratoria, neonatologia, malattie rare e della medicina specialistica. Nel 2015 l’azienda ha realizzato un fatturato di oltre 1,46 miliardi di Euro, in crescita del 9,4% rispetto al 2014. Il Centro Ricerche di Parma, i laboratori di Parigi (Francia), Cary (USA), Chippenham (UK) e il team di R&S della controllata Zymenex (Svezia e Danimarca) collaborano ai programmi pre-clinici, clinici e registrativi del Gruppo. Chiesi impiega oltre 4500 persone, 560 delle quali dedicate ad attività di ricerca e sviluppo.
BPCO
La BPCO è una malattia respiratoria caratterizzata da una persistente ostruzione bronchiale, associata a un aumento della risposta infiammatoria cronica delle vie aeree a particelle o gas nocivi. I classici sintomi associati alla BPCO sono: dispnea, tosse cronica ed espettorato cronico. In alcuni casi potrebbe verificarsi un peggioramento acuto di questi sintomi, con conseguente insorgenza di riacutizzazioni. L’ostruzione bronchiale nei pazienti con BPCO è caratterizzata da un doppio meccanismo: da un lato può verificarsi un’infiammazione delle piccole vie aeree, insieme all’ispessimento delle pareti delle vie aeree stesse e ad un aumento della resistenza del flusso d’aria; dall’altro, può aver luogo una progressiva distruzione del parenchima polmonare (enfisema), associata alla perdita di retrazione elastica del polmone. È importante sottolineare che i due meccanismi possono coesistere e provocare una riduzione del flusso d’aria globale attraverso i polmoni.
Fonti