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Perché il mondo biotech ha bisogno di investimenti

Data: 17/12/2021

Lo sviluppo dei prodotti biologici è in continuo e costante aumento da almeno un decennio: i dati del Biologics Global Market Report 2021, per esempio, indicano che a livello mondiale negli ultimi trent’anni il settore è cresciuto senza soluzione di continuità e a un tasso annuo superiore al 12%. Inoltre, si prevede un ulteriore raddoppio dei volumi entro il 2030. Il comparto biotech oggi include filoni di attività che spaziano dalla produzione flessibile di cellule e princìpi attivi fino allo sviluppo di anticorpi monoclonali (Monoclonal Antibodies, MAb), di enzimi e di altre proteine, ma anche la bioconiugazione di proteine, le operazioni di filling in ambiente asettico e di liofilizzazione, fino ai processi di confezionamento per prodotti destinati a un mercato che è globale.

 

Annunciato il Biotech Center of Excellence Plant, operativo dal 2024

 

In questo contesto, il gruppo farmaceutico Chiesi ha deciso di puntare sul biotech ed entrare nel campo della produzione dei farmaci biologici, con un investimento da 85 milioni di euro per la realizzazione di un proprio centro di eccellenza scientifica a livello internazionale. Il nuovo polo, chiamato Biotech Center of Excellence Plant, sorgerà accanto all’attuale stabilimento produttivo Chiesi a Parma e sarà un hub per lo sviluppo e la produzione di prodotti biologici, impiegherà 105 persone in posti di lavoro ad alta qualificazione e diventerà operativo – secondo il piano di lavori – nel 2024. Il progetto è stato annunciato lo scorso martedì 14 dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, in un evento alla presenza del Ministro Giancarlo Giorgetti.

 

“L’obiettivo del Biotech Center of Excellence Plant è sviluppare internamente soluzioni terapeutiche innovative, realizzando un’integrazione verticale del processo, dalle cellule al prodotto finito, e attraendo i migliori talenti e competenze tecniche dall’Italia e dal mondo”, ha spiegato Alberto Chiesi, Presidente del Gruppo. “Il centro sarà aperto alla collaborazione e alla realizzazione di progetti sinergici con altre realtà del settore, così da diventare un punto di riferimento innovativo per l’intero comparto farmaceutico e per il nostro Paese”.

 

L’attività biotecnologica di Chiesi prenderà il via dai MAb prodotti con tecniche di DNA ricombinante da un unico tipo di cellula immunitaria, e integrerà verticalmente tutti i processi necessari per passare dalla produzione di cellule al prodotto finito e commercializzabile. Anche per questo, il centro nascente sarà specializzato nelle tecnologie avanzate per prodotti biologici, incluse le tecniche analitiche di frontiera. Si prevede che i primi prodotti finiti usciranno dallo stabilimento nel corso del 2025.

 

“Per la salute e la qualità di vita dei pazienti e di chi si prende cura di loro, ci impegniamo a promuovere attività di ricerca e sviluppo innovative, in cui investiamo oltre il 20% del nostro fatturato, ossia 480 milioni di euro nel 2021”, ha commentato Ugo Di Francesco, Amministratore Delegato del Gruppo Chiesi. “Ci siamo già posizionati al primo posto tra le aziende farmaceutiche italiane per numero di brevetti, e con questo progetto entriamo nel campo della produzione in Italia di proteine ricombinanti, inclusi gli anticorpi monoclonali. Una decisione che ci proietta verso il futuro della medicina e della scienza”.

 

Il Biotech Center of Excellence Plant parmigiano rappresenta da un lato un passaggio strategico fondamentale per Chiesi, che punta a creare in Italia un centro avanzato di sviluppo e produzione. E dall’altro vuole essere anche un messaggio forte per l’Italia, e per la comunità di Parma in particolare, dove Chiesi è nata e dove è tuttora basato il suo quartier generale.

 

Il paziente al centro, anche attraverso collaborazioni strategiche

 

L’impianto sfrutterà tecnologie e soluzioni innovative per garantire la massima sostenibilità ambientale, all’interno di un più ampio impegno del Gruppo Chiesi nell’adozione del 100% di energia rinnovabile e nella riduzione delle emissioni di gas serra dell’80% entro il 2030 e del 90% entro il 2035. Ma soprattutto il Biotech Center of Excellence Plant è la conferma tangibile della cultura di Gruppo Chiesi incentrata sul paziente, in ogni fase del ciclo di sviluppo del prodotto. Proprio una serie di nuove collaborazioni strategiche con partner esterni stanno contribuendo, negli ultimi anni, a rafforzare ulteriormente questo approccio.

 

Caso emblematico è la partnership di Chiesi con l’azienda biotecnologica Moderna, nota come pioniera nelle terapie a base di RNA messaggero, per lo sviluppo di nuovi trattamenti contro l’ipertensione polmonare arteriosa. O quella più recente con la biofarmaceutica UCB, focalizzata in farmaci e soluzioni innovative in ambito respiratorio, per lo sviluppo e la produzione di un anticorpo monoclonale contro un enzima associato alle malattie fibrotiche. Ancora, un altro tassello dell’approccio di Chiesi incentrato sul paziente è l'investimento in Cyclica: l’azienda neo-biotecnologica canadese è impegnata in attività di ricerca di farmaci basati su un’intelligenza artificiale capace di prevedere le proprietà molecolari già in fase precoce di sviluppo farmacologico, riducendo drasticamente le percentuali di insuccesso e il tempo necessario tra l’inizio della sperimentazione e l’arrivo al paziente.